
Come spesso accade, quando l’uomo scopre un nuovo materiale o crea un nuovo prodotto che si dimostra essere rivoluzionario per l’umanità cerca di inserirlo in praticamente ogni aspetto della sua vita quotidiana.
Un esempio di questo avvenne quando Maria Salomea Skłodowska, più conosciuta come Marie Curie, nel 1911 scoprì il radio e il polonio, per il quale ottenne il suo secondo premio Nobel, per la Chimica.
Appena venne resa pubblica la scoperta, il radio venne utilizzato in moltissimi oggetti di uso comune, dai quadranti degli orologi (grazie alla sua “buffa” luminescenza, come la definirono all’epoca) ma anche nel dentifricio, nei cosmetici, nelle barrette di cioccolato, nello shampoo, nelle vernici, negli abiti e in molto altro ancora.

Chiaramente quando i danni della radioattività vennero scoperti, tali prodotti vennero ritirati dal mercato, basti pensare al caso delle Radium Girls (trad. Ragazze del Radio), ovvero le lavoratrici della fabbrica di orologi della United States Radium Corporation, a Orange, New Jersey, che subirono importanti effetti dalle radiazioni dovute alle vernici utilizzate per dipingere le lancette degli orologi.

Oltre alla luminescenza, al radio vennero attribuite proprietà guaritrici tali da portarlo a essere utilizzato in grande quantità come ingrediente principale di “cure miracolose”, tanto da parlare di una vera e propria Radium Quackery (traducibile come Ciarlataneria Radioattiva, al pari dei venditori erranti di elisir che si vedono nei film western).
La convinzione dell’esistenza di queste proprietà era talmente ferrea (o la morale di chi ne professava le proprietà era talmente bassa), che vennero create delle vere e proprie SPA dove il corpo veniva “sanificato” grazie a trattamenti con acqua radioattiva (alcuni centri vennero chiamati addirittura Fontane Guaritive).

Uno degli esempi più lampanti di questa moda fu il Radithor, un antenato dei moderni energy drinks, il cui produttore, il sedicente medico William John Aloysius Bailey (possessore di una falsa laurea in medicina e di un dottorato a Vienna altrettanto falso), millantava essere la soluzione a svariate malattie: dalla dispepsia, all’impotenza, includendo oltre 150 patologie endocrine e molto altro ancora.
Questa bevanda era composta da acqua distillata con l’aggiunta di 1 microCurie di Radio 226 e Radio 228 (il Curie era l’unità di misura utilizzata all’epoca per indicare la radioattività di un materiale, pari a 37 GBq, in Becquerel).
Grazie al boom di questa nuova moda e a una campagna pubblicitaria ben riuscita, il “Dottor” Bailey riuscì a vendere tra il 1925 e il 1930 ben più di 400.000 flaconi di Radithor e tra i clienti più assidui si poterono annoverare il sindaco di New York James John Walker e il famosissimo golfista Eben McBurney Byers; proprio grazie a quest’ultimo si creò la fortuna ma anche la rovinosa caduta di Radithor.
Eben Byers era sì un golfista, ma anche un ricco imprenditore e soprattutto un playboy (tanto da guadagnarsi il soprannome di Foxy Grandpa); insomma, un Tiger Woods prima dello scandalo.
Byers venne in contatto con Radithor a causa di una frattura a un braccio e, sebbene la sostanza non presentasse traccia di analgesici di sorta, il famoso golfista decantò le proprietà curative e lenitive della bevanda (presumibilmente dovute a un effetto placebo) e sviluppò una vera e propria dipendenza psicologica a essa, arrivando a consumare fino a 3 bottigliette al giorno; ovviamente, questo consumo diede notevolissima risonanza alla linea di prodotti di Bailey, accrescendone la fama e la diffusione sul mercato (si è calcolato che Byers consumò circa 1400 bottigliette di Radithor).
La corsa di Radithor ebbe un arresto nel 1930, anno in cui Byers smise di consumare la bevanda a causa delle patologie che aveva sviluppato; il radio ha la propensione di depositarsi nei tessuti, e in particolare nelle ossa, infatti Byers sviluppò numerose lesioni alla mandibola e al cranio, con interessamento anche dell’encefalo e dei tessuti muscolari del capo e della bocca.
All’epoca non si conosceva ancora la pericolosità delle radiazioni, ma una ipotesi venne fatta quando il caso di Byers venne portato all’attenzione di un (vero) medico, tale Dr. Steiner, che essendo a conoscenza del caso delle Radium Girls portò la FDA (Food and Drugs Administration) a indagare a fondo sulla questione, cercando una correlazione tra l’esposizione al radio e lo sviluppo di malattie.
Nel 1932, anno in cui Byers morì dopo due anni di sofferenze, la FDA aprì un’indagine che portò al ritiro dal mercato di Radithor e dei prodotti contenenti radio.
A causa della grande quantità di radio depositatosi nelle ossa, il corpo di Byers venne seppellito in una bara piombata in modo tale da contenerne la pericolosità.




43 anni dopo, nel 1965, venne condotto uno studio da parte del MIT allo scopo di misurare la quantità di radiazioni ancora emesse dal corpo, che pertanto venne disseppellito. Poiché il tempo di dimezzamento del radio è di 1600 anni, il Professor Robley Evans, responsabile dello studio, ipotizzò che la quantità di radiazioni emesse dallo scheletro potesse essere la stessa di quando Byers morì, calcolando che si trattasse di circa 100.000 Bq.
Quando studiò i resti, Evans scoprì che i suoi calcoli avevano sottostimato la radioattività: lo scheletro di Byers emanava ben 255.000 Bq. Per intenderci, si era in grado di eseguire un Rx senza l’utilizzo del macchinario…
Fatta questa scoperta il corpo di Byers venne riseppellito nel mausoleo di famiglia, dove ancora oggi è possibile visitarlo, piombato e radioattivo.

Vi domanderete, se questa bevanda era così popolare come mai non si sviluppò una epidemia?
Per due motivi: il primo è che ai tempi le bevande energetiche erano molto diffuse, ma molto spesso erano delle ciarlatanerie e soprattutto non contenevano radio; la seconda causa invece era che Radithor era molto costosa (veniva infatti venduta a circa 1$ l’una, l’equivalente a circa 15$ attuali), pertanto solo i più facoltosi potevano permettersela.
“The radium water worked great until his jaw came off”
(trad. “L’acqua radioattiva funzionò perfettamente finché la sua mandibola non venne via”)
Mr bailey al processo
[extra: Marie Curie grazie alla scoperta della radioattività ottenne il suo primo premio Nobel nel 1903 per la Fisica, diventando l’unica donna tra i quattro vincitori ad aver ottenuto due premi Nobel. Gli altri tre vincitori sono Linus Pauling, John Bardeen e Frederick Sanger.]

(Da sx, Pic by Association Curie Joliot-Curie, University of Illinois Archives, Oregon State University Libraries, UC San Diego)
Bibliografia:
- https://theconversation.com/when-energy-drinks-actually-contained-radioactive-energy-67976
- https://www.rarenewspapers.com/view/625698
- https://leganerd.com/2016/05/18/luomo-radioattivo/
- https://www.orau.org/ptp/collection/quackcures/radith.htm
- https://www.orau.org/ptp/collection/quackcures/radend.htm
- https://www.orau.org/ptp/collection/quackcures/arium.htm
- https://www.sleuthsayers.org/2017/09/the-radium-water-worked-great-until-his.html
- https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(00)52019-4/fulltext
- https://www.atsdr.cdc.gov/ToxProfiles/tp144.pdf
- https://www.bbvaopenmind.com/en/science/leading-figures/the-magnificent-four-who-received-the-nobel-prize-twice/